Wednesday, November 22, 2006

Caton Ay Papito Follando

Nasce la rivista Dintorni!

È con grande gioia che annunciamo la nascita di Dintorni, la rivista di letterature e culture dell'università di Bergamo. E il primo numero (la cui copertina è riprodotta qui a fianco) riguarda un tema che ha sicuramente a che fare con ciò di cui si occupa il nostro centro...

Numero 1
Lingua, alterità, identità

Atti del Convegno Internazionale tenutosi presso l’Università degli Studi di Bergamo il 24 e 25 novembre 2005

La rivista che si presenta oggi al pubblico nasce dall’iniziativa di un gruppo di docenti di letteratura (e dintorni, appunto) dell’Università di Bergamo che hanno ravvisato l’opportunità di creare uno spazio editoriale di carattere istituzionale in cui potessero esprimersi le molteplici ricerche in atto. È naturale quindi che essa sia sostenuta dai Dipartimenti interessati, in quanto luoghi della ricerca.
Si è pensato in primo luogo a uno spazio per i lavori collettivi, che si svolgono numerosi nei gruppi e nei Centri di ricerca locali, nazionali e internazionali, nei Dottorati, nelle aggregazioni disciplinari e interdisciplinari, nella didattica ordinaria e nei seminari e convegni che caratterizzano in modo così rilevante una Università come quella di Bergamo, giovane e dinamica, piccola ma non minore, periferica ma non provinciale.
Da qualche tempo, nella pluralità delle singole iniziative si era cominciato a cogliere un intrecciarsi di temi e di problematiche, uno spontaneo rimandarsi di sollecitazioni e di domande che travalicavano i confini settoriali: segno di una maturazione raggiunta dai vari contesti di ricerca creatisi negli anni, e che si impegna oggi soprattutto sui temi dell’interculturalità, delle identità incrociate, dei linguaggi multipli, di una circolazione culturale ormai planetaria e meticcia, osservandoli dalla propria collocazione geostorica, che è europea, ma che non intende qualificarsi come eurocentrica. A tali contesti, così fittamente intrecciati, Dintorni intende offrire uno stimolo e un approdo editoriale, affiancandosi alle altre pubblicazioni, consolidate o di recente istituzione, che, in numero cospicuo e con caratteristiche varie, coltivano il fertile campo umanistico della nostra Università.
Una rivista istituzionale esprime necessariamente (e opportunamente) la pluralità delle discipline, delle metodologie e degli orientamenti culturali dei suoi redattori. Nel processo di consultazione che ha portato a fondare la nuova rivista, ci è parso che la forma più appropriata per rappresentare e per incentivare la nostra collettività plurale fosse quella dei numeri monografici, o almeno prevalentemente tali, affidati di volta di volta a promotori responsabili. Il numero inaugurale, dedicato ai lavori svolti in un convegno internazionale sui temi della lingua, dell’identità e dell’alterità, non potrebbe meglio rappresentare una così larga parte dei nostri interessi, delle nostre ricerche e delle nostre speranze in un lavoro culturale che apra orizzonti, o quanto meno contribuisca a tenerli aperti.

Per acquistare online la rivista, cliccare qui .

Sunday, June 18, 2006

Snap Disc Thermostat -18c

Fly High, Lovely Zebra!


Il pattinatore Stéphane Lambiel , campione del mondo 2005 e 2006 e medaglia d'argento olimpica 2006, con questa stravagante mise si candida per il ruolo di mascotte del Centro Zebra. " Fly high, lovely zebra!"


Friday, March 17, 2006

Doctors Inspecting Penis

Chi siamo?


Il Centro di Studi sui Linguaggi delle Identità, costituitosi nel 1998 nella Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università degli studi di Bergamo, si propone di indagare i modi in cui la scrittura letteraria, ma anche cinematografica e mediatica, esprime la crisi del soggetto moderno e postmoderno. In questa analisi si porrà un'attenzione particolare alle nozioni di "gender" (ovvero di identità sessuata culturalmente costruita) e di differenza.

Il punto di partenza della nostra indagine è costituito dalle elaborazioni critiche svolte nell'ultimo trentennio negli Stati Uniti, ma anche nelle altre aree anglofone, luoghi di confronto e di conflitto fra identità multiple and intertwined cultural, sexual, religious, ethnic, racial, class. While Great Britain seems to be accentuated the post-colonial dimension, the United States, for their pluralism incorporation and the incessant and massive migration and immigration that through them, proved an ideal breeding ground for the fullest development (and sometimes the explosion) of issues related to identity and difference. From These issues have rapidly in schools and universities, which, linked to the dynamics of the marketplace, competition and survival, have long become a social laboratory of the most active and critical, and an observation point Cultural highly significant.

At this particular moment, after decades of intense development of specific studies on gender and minority cultures, which have also invested and profound changes in institutions and social realities existing road seems to be a reflection of the need to cross is measured with the different languages \u200b\u200bof different identities, old and new, minority and majority, male and female dominated and dominant, hegemonic and subordinate, peripheral and central, nomadic and sedentary in their configurations and intersections of historical, geographical, anthropological, political . This need, the Centre wants to pursue. Zebras, centaurs, dryads, cyborgs, aliens and other strange creatures will lead us.

Regarding the relationship between the Italian cultural situation and that of other countries, our work starts from predominantly U.S. experience, with no wish to confine ourselves to a subject area specialist, but rather connect to the national and European contexts. In this sense we consider our partners first anglicists colleagues, for obvious reasons, but also students of literary theory and European literature, among them Italians, as students of culture which belongs to the organizing committee of the Centre, within which it operates, and from which we observe American and Anglophone in a dialectical and comparative.